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UNA NOTTE CON L'UOMO DEI MIEI SOGNI
(THE NIGHT WE NEVER MET)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 30 agosto 1994
 
di Warren Leight, con Matthew Broderick, Annabella Sciorra, Jeanne Tripplehorne (Stati Uniti, 1993)
Da diciotto settimane a Zurigo, così recita la locandina pubblicitaria. Perché no, visto che la storia del film (come sempre succede con gli americani: "costruisci un buon script, e sei a metà dell'opera") è di quelle che funzionano (da sempre: ma questo è un'altra faccenda), ed al pubblico piace la "storia", l'evasione dal guaio quotidiano condotta sul filo della finzione.

A New York dove, come sappiamo, capita questo ed altro, il proprietario di un appartamento decide di affittarlo a tre diverse persone: il simpatico venditore di un celebre emporio di gastronomia al lunedì ed al giovedì, la giovane ammogliata, che decide di consacrarsi alla pittura come antidoto al tedioso compagno, al martedì ed al sabato, il broker un po' ciulla che vuol guardarsi le partite di rugby con gli amici in santa pace, nei giorni che restano. Si sa come vanno queste cose: la pittrice scopre che chi la precede nei turni ha l'animo di un poeta; e che quello che la segue è un volgare burino. Decide di "sbagliarsi" di giorno per far conoscenza del primo: ma, nel frattempo, il padrone di casa aveva invertito la successione dei turni...

Con uno schema del genere si può fare un capolavoro (alla Hawks, alla Wilder, o anche soltanto alla Coline Serreau), o un film digeribile: avrete capito che THE NIGHT WE NEVER MET appartiene alla frequentata compagnia Alka-Seltzer. Per salire di un gradino - fermo stando l'immobilità del suo tema - avrebbe dovuto costruirsi con un taglio registico esaltante, o perlomeno creativo: mentre qui risente di una corretta, quanto déjà vu, impostazione teatrale (genere: mentre battono le ore, qualcuno bussa alla porta, mentre l'altro sguscia dal retro). Avrebbe potuto ingolosire lo spettatore smaliziato con qualche pimento eccitante: ma persino l'allusiva Jeanne Tripplehorne, da BASIC ISTINCT e scusate se è poco, procura esaltazioni da sabato sera con gli suoceri.

Rimane il fatto che anche il sabato sera con gli suoceri ha tutti i diritti di essere rispettato: per quelle venti e trenta televisive, il film sarà più che perfetto.


   Il film in Internet (Google)

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